martedì 23 aprile 2013

Salsa di Jesa
il riutilizzo

Jesa è un progetto sonoro che mira a rivelare alcune caratteristiche timbrico-soniche dei diffusori acustici di una volta, peculiarità andate perse nei collaudati sistemi di ascolto di massa attuali.
Le modalità con cui il suono giunge alle nostre orecchie influenzano la fruizione dell'evento sonoro da parte dell'ascoltatore.
La misura in cui l'ascoltatore viene influenzato è relazionata grado di sensibilità, soggettivo, che solitamente viene dall'esperienza di ascolto stesso. Negli ambienti in cui viviamo attualmente è tuttavia raro e poco comune avere l'occasione di fare esperienza ascoltando vecchi semplici progetti di diffusione sonora. 

Jesa effettua un esplorazione nel passato, prima del boom commerciale dell'hifi anni 70-80, trattando alcune rare componenti  e progetti del ventennio precedente, mixandole insieme a materiali più recenti, o di recupero, cercando di ottenere un suono in parte nuovo, in parte dimenticato, totalmente ignoto alle nuove generazioni.
Niente di perfetto e assoluto, ma piacevole ed onesto, una fusione tra i timbri delle radio valvolari di metà secolo e il suono delle casse cineteatrali di una volta.





Questo progetto non segue regole fisse: l'esperienza di ascolto di chi costruisce è continuamente influenzata dalle continue sperimentazioni.
Certamente si guarda all'usato, al recupero dei componenti e alla maniera migliore di combinarla con altri.


Alcuni progetti:

Casse acustiche in sospensione pneumatica con altoparlanti geloso 1957 da 15"
e philips 1968 da 12" - 30 watt RMS a 94db


Progetto anni 60 Open Baffle con altoparlanti philips.
La cassa aperta garantisce una realtà di riproduzione difficilmente eguagliabile dalle casse chiuse e reflex.









Perchè farcire con altoparlanti in alnico (quando è possibile)
estratto da un intervista con l'azienda Sica


fissato sulla cassa, altoparlante con magnete in alnico
Negli anni '40 era normale usare altoparlanti con magneti in AlNiCo, e, nonostante l'avvento della ferrite, molti costruttori continuarono ad usare questo materiale fino al termine gli anni '70, quando il costo del cobalto, una delle materie prime dell'AlNiCo salì alle stelle, impedendone di fatto l'uso industriale.


A causa della sua circuitazione magnetica, in un altoparlante in AlNiCo la bobina mobile ha un comportamento dinamico esattamente simmetrico sia quando si muove verso l'esterno che quando si muove verso l'interno, e ciò gli consente di interfacciarsi con l'amplificatore in modo corretto.

In un altoparlante con magnete in ferrite, invece, questo non avviene, e per risolvere il problema si debbono usare particolari accorgimenti. Alla fine, quando si fanno i confronti acustici, avviene che un altoparlante in AlNiCo ha un suono distorto più "pulito".  






altoparlante in ferrite




La ferrite è fondamentalmente un pessimo materiale magnetico per gli 

altoparlanti, ma è economico e prontamente reperibile.
Inoltre garantisce una potenza maggiore dell'alnico, che non è di certo un materiale da battaglia. Fino agli anni 70 gli amplificatori da impianti dal vivo erogavano potenze massime di poche centinaia di watt. Si collegavano tante casse con svariate coppie di coni da un ventina di watt l'uno collegati in serie per supportare la potenza in modo corretto.



Ma i watt?


I vecchi altoparlanti da 12 pollici, arrivano solitamente a sopportare un massimo di 20watt rms. La loro sensibilità  tuttavia, spesso tra i 95 ed i 100db su metro, permette ad un amplificatore valvolare da 10 watt valvolare di sonorizzare bene ambienti di medie dimensioni
Difatti un altoparlante che produce un pressione sonora di 100decibel con un solo watt di potenza applicata, suonerà più forte di uno da 82 decibel ai quali sono applicati 50 watt. 


Perchè sigillare tutto
o- La sospensione pneumatica.
e grazie Wikipedia

Per sospensione pneumatica, s'intende il montaggio dell'altoparlante in una cassa completamente chiusa, in modo che 

l'aria contenuta al suo interno agisca come molla frenante i cui effetti andranno a a combinarsi con le caratteristiche elettroacustiche dell'altoparlante.
Un sistema acustico operante in sospensione pneumatica, definito anche "compressione pneumatica", si lascia apprezzare per l'assenza di colorazione. Il suono di una cassa acustica si definisce "colorato" quando è in qualche modo alterato da frequenze spurie che non sono presenti nel suono originario. 


everything is closed


Talvolta le colorazioni possono risultare falsamente gradevoli all'orecchio non allenato ma alla lunga "stancano" l'ascolto e danno una connotazione artificiale al suono. 
Le casse in sospensione invece diffondono un suono pulito, neutro, asciutto, in grado di restituire in modo realistico le parti più difficili di un programma musicale, come ad esempio violenti stacchi orchestrali, le frequenze emesse dal basso elettrico, la definizione della voce maschile. 
In genere con la musica da camera la miglior qualità della compressione raggiunge il suo più alto livello, mentre invece la musica Rock in qualche modo viene "soffocata" ma oltre un certo limite entriamo nel campo della soggettività.



cassa in bass reflex

Il punto debole di questo sistema acustico è la bassa efficienza: significa che per ottenere un buon volume di ascolto, è necessaria una alta potenza erogata dall'amplificatore, mentre invece, con i diffusori bass reflex bastano pochi watt per sonorizzare un ambiente di dimensioni medie. Questo spiega come in un mondo che mira al profitto con minima spesa e alla miniaturizzazione delle tecnologie, la cassa a sospensione pneumatica sia stata in larghissima parte abbandonata.


Ciò spiega anche il motivo per cui le casse jesa sono grandi.


e ora un pò di progetti jes




Jesa Alnico Hoffman
diffusori alnico a tre vie




La struttura è molto semplice, il woofer lavora in una cassa chiusa di circa 45 litri tutta per se, mentre gli altoparlanti per medie e alte frequenze si trovano nel vano chiuso superiore, al riparo dalle escursioni d'aria del woofer.

La sospensione pneumatica (o cassa chiusa) garantisce dei bassi più puliti, meno impastati e una potenza generale minore di un sistema a reflex. http://it.wikipedia.org/wiki/Sospensione_pneumatica



La risposta in frequenza è all'incirca dai 40 ai 18000hz
Il woofer è un DEW in alnico degli anni 60, diametro 25cm, 10 watt rms - 95db di sensibilità




 
saba greencone ovale


tweeter alnico
L'altoparlante ovale per i medi e il tweeter per le alte frequenze, entrambi con magnete in alnico, provengono da un impianto lesa valvolare del 1960. I componenti sono molto somiglianti ai saba greencone, degli ottimi altoparlanti tedeschi che si trovavano sulle radio a valvole del secondo dopoguerra, in grado di riprodurre la scena musicale con molta spazialità.






Il taglio intorno ai 1000hz, con condensatori da 30uf, restituisce un suono medioso e retrò. Il tweeter in carta non arriva al limite udibile dei 20000hz, fermandosi prima dei 18, riproducendo un suono acuto meno aggressivo.






L'amplificatore annesso è un lepai tripath 2020a+, liberato dall'aspetto robotico ma non del suo caldo suono da bagno.

lepai 2020a+ 





Altre casse Jesa..

frammento di Mme Molla Travel Jesa - con altoparlante
philips 10" 1065/M4
twin towers 3way con amplificatore
Jinga's Bag - Con philips 12" 70's jukebox speaker

Cassa portatile 60x60x16 - Monta 2 altoparlanti largabanda Milani del 1969
Potenza totale 20watt RMS su 8 ohm.
Le gambe di metallo di un ex-tavolino incorniciano e sorreggono
 un box a tre vie con altoparlanti schermati anni 70 sul frontale
e un woofer da 8" sottostante.

Cassa passiva - monta un largabanda elittico goodmans di metà anni 70